lunedì 14 gennaio 2008

Il prof. Ratzinger all'università (forse).

Volevo scrivere un post sulle polemiche innescate dall'invito rivolto al Papa dall'Università La Sapienza per la cerimonia di apertura dell'anno accademico.
Il tema dell'evento è la pena di morte.
Ma ben 60 professori hanno scritto una lettera per chiedere di ritirare l'invito, sentendosi offesi ed umiliati dalle opinioni del Papa.
I vari "collettivi" hanno organizzato una "Settimana anticlericale alla Sapienza", fitta di impegni. Si parte con un pranzo sociale anticlericale "Porchetta e vino a volontà" ed una proiezione del film "La vita di Galileo". Il tutto sotto gli striscioni "Il sapere non ha bisogno ne di padri ne di padroni per un sapere, una scienza e una università laici".
Mercoledì assemblea degli studenti. Giovedì prossimo, l'assedio sonoro (un camion con casse a tutto volume per disturbare la lezione del Papa, e poi un corteo, dal titolo "Processione per i diritti negati". Il tutto quasi come un anacronistico remake delle celebri dispute tra Don Camillo e Giuseppe Peppone Bottazzi, sindaco di Brescello, nell'immediato dopoguerra.

Questa sinistra sempre piu' macchiettistica mi sconvolge.
Anzi no. Me l'aspettavo.

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