lunedì 6 agosto 2007

Chiare, fresche e dolci acque

Sembra che Fulco Pratesi al ristorante pretenda l'acqua del rubinetto in brocca. Per motivi etico economici. E potrebbe perfino avere ragione. Sembra che un litro di acqua minerale costi quanto mille litri di acqua del rubinetto (ma e' possibile???). Sembra che l'acqua con il cloro, se la lasci riposare in frigo poi non puzzi piu'.
Senza scomodare Inglesi od altri popoli strani per i quali e' un diritto sedersi al tavolo ed avere una buona brocca di acqua corrente agratiss, (anche gli ammericani son cosi') effettivamente in Italia siamo ormai preda della corsa all'acqua minerale. Io personalmente non sono fedele ad una singola marca ma vago dall'una all'altra col mutare delle offerte speciali. Unico requisito indispensabile: che il residuo fisso sia bassissimo, e comunque non oltre il 100! Ed allora scopri che vi sono acque che di residuo fisso hanno 1000 o 2000 (ma che e': acqua o terra?) ed altre che ne hanno meno di 10 (senza esagerare senno' si arriva al "C'e' nessuno????"). Ma chissa'. Magari anche questo criterio non serve a nulla. In fondo si va un po' a caso, a gusto, a bolle (ah! Gia', Altro requisito son le BOLLE). E senno', se non ci son le bolle, che si compra a fare l'acqua in bottiglia? Costa, e' scomoda, tocca caricare scaricare chilate di roba, d'estate finisce subito (tutti bevono come cammelli) mentre il rubinetto e' sempre li, pronto all'uso. Ma non parlatemi d'idrolitina (ho scoperto che c'e' ancora). Quando son costretto a bere l'acqua liscia (in bottiglia), la correggo con un goccio di limone...ormai ho le papille drogate dalle bolle. Se non le sento non mi disseto piu'. Certo c'e' anche chi sceglie l'acqua perche' e' "leggera" e fa dimagrire oppure quella che fa "plin plin" (orrore e raccapriccio).
Comunque nei ristoranti tocca lottare per avere l'acqua del rubinetto. E qualcuno, oltre a guardarti da "pezzente", ti dice anche che e' vietato dalla normativa (c'e' sempre una normativa che fa comodo...). Dal canto mio invece, odio l'acqua demineralizzata-osmotica-denaturata-purificata, ossia quelle bottiglie tondette col tappo anche lui tondo, bianche o blu a seconda se ci son le bolle...quella si che e' una presa per i fondelli (eppoi non dovrebbe essere vietata? Non c'era sempre una normativa...?). Acqua del rubinetto ma non aggratiss, anzi, proprio costosa! Cornuti e mazziati insomma!
Ma tornando ai discorsi etici, e tralasciando la schifezza di certe acque da acquedotto, dobbiamo anche considerare che l'acqua in bottiglia proviene (nella maggioranza dei casi), da quelle stesse sorgenti che, prima di essere imbottigliate finivano negli acquedotti comunali. Ed allora hano ragione di protestare quei cittadini che si vedono sottrarre ladronescamente le sorgenti pubbliche per regalarle (si vabbe', lo so che pagano ma...) alle varie Rocchetta. Come a Gualdo Tadino, dove uno sparuto gruppetto (e non si lamentino: alla manifestazione del 21 luglio erano in 300!) protesta in tutela del Rio Fergia contro la Rocchetta che gli vuole fregare la sorgente (loro dicono di no ma l'ARPA dice di si). Insomma...occorre informarsi. Certo che la privatizzazione dell'acqua, non e' una bella cosa. Ma il Governo...che dice? Ed il Prode BERSANI? (E guai a chi dice che Bersani non c'entra nulla! Bersani c'entra sempre).
Comunque io non sono ancora pronto a torare all'acqua di rubinetto. Pero' un ragionamento etico lo faccio lo stesso. Mi indigna pensare che, in un paese come il nostro dove ogni regione ha le sue acque minerali, e noi in Umbria ne abbiamo parecchie, debba essere costretto od invogliato, per motivi commercial-pubblicitari a comprare acqua che viene da 800/900 chilometri di distanza con spreco di costi e di risorse. Insomma. Che bisogno ho dell'acqua Norda o della Levissima in Umbria? Risparmio il camion, risparmio la benzina, risparmio l'autista, risparmio lo smog...e mi bevo qualcosa che, forse, non ha girato mezza italia al sole prima di arrivarmi nel bicchiere.
Salute!

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