lunedì 17 dicembre 2007

Lo schiaffo del soldato

Il generale Roberto Speciale si è dimesso dall'incarico di comandante della Guardia di finanza, con una lettera inviata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
L'antefatto:

Sabato scorso il Tar del Lazio ha accolto il ricorso del generale Speciale contro la rimozione dall'incarico decisa da quel Governo (vd Visco e compari) che avrebbe minacciato il Generale ordinandogli di rimuovere i vertici delle Fiamme Gialle in Lombardia. L'ottimo Prodi si spericola in un ironico commento giocato sul cognome del Generale: «Oggi non è una giornata speciale. È una giornata normale». I bambini delle elementari plaudono all'arguzia del Premier.
A dare la notizia delle dimissioni è stato lo stesso Speciale scrivendo al Presidente della Repubblica Napolitano e, per conoscenza, al Presidente del Consiglio dei ministri, al ministro dell'economia ed al ministro della difesa.
«Sig.Presidente della Repubblica, indirizzo a Lei questa lettera non solo perchè, il primo giugno scorso, è stato chiamato a controfirmare la mia rimozione da Comandante Generale della Guardia di Finanza, ma sopratutto perchè, allora ed oggi, Lei rappresenta questa Nazione e ne è il Capo, al disopra di tutto, anche della politica e del Governo».
Le dimissioni sono state rese note stamani, dopo la conclusione di un incontro a Palazzo Chigi tra Prodi e Padoa Schioppa per valutare la situazione aperta dalla sentenza del Tar, e le modalità del ricorso al Consiglio di stato.
Il ministro dell’Economia Padoa Schioppa ha accettato le dimissioni con una lettera resa nota in serata, informando il generale Speciale che il Governo si riserva di valutare se fare ricorso contro la sentenza del Tar. E si è appreso che l’ex comandante delle fiamme Gialle aveva chiesto al Capo di Stato maggiore della Finanza di leggere “ai reparti” il testo della sua missiva al presidente Giorgio Napolitano. Un ordine, afferma il ministro dell’Economia, “invalido” poiché “quand’anche si ritenesse immediatamente applicabile” la sentenza del Tar, “Ella avrebbe dovuto essere ricollocato in servizio, al fine di poter riprendere l’esercizio del comando”. Vorrà dire che i reparti leggeranno la missiva dai giornali o su internet...

Nessun commento:

Posta un commento