Il prof. Ratzinger all'università (forse).
Volevo scrivere un post sulle polemiche innescate dall'invito rivolto al Papa dall'Università La Sapienza per la cerimonia di apertura dell'anno accademico.
Il tema dell'evento è la pena di morte.
Ma ben 60 professori hanno scritto una lettera per chiedere di ritirare l'invito, sentendosi offesi ed umiliati dalle opinioni del Papa.
I vari "collettivi" hanno organizzato una "Settimana anticlericale alla Sapienza", fitta di impegni. Si parte con un pranzo sociale anticlericale "Porchetta e vino a volontà" ed una proiezione del film "La vita di Galileo". Il tutto sotto gli striscioni "Il sapere non ha bisogno ne di padri ne di padroni per un sapere, una scienza e una università laici".
Mercoledì assemblea degli studenti. Giovedì prossimo, l'assedio sonoro (un camion con casse a tutto volume per disturbare la lezione del Papa, e poi un corteo, dal titolo "Processione per i diritti negati". Il tutto quasi come un anacronistico remake delle celebri dispute tra Don Camillo e Giuseppe Peppone Bottazzi, sindaco di Brescello, nell'immediato dopoguerra.
Questa sinistra sempre piu' macchiettistica mi sconvolge.
Anzi no. Me l'aspettavo.
Il tema dell'evento è la pena di morte.
Ma ben 60 professori hanno scritto una lettera per chiedere di ritirare l'invito, sentendosi offesi ed umiliati dalle opinioni del Papa.
I vari "collettivi" hanno organizzato una "Settimana anticlericale alla Sapienza", fitta di impegni. Si parte con un pranzo sociale anticlericale "Porchetta e vino a volontà" ed una proiezione del film "La vita di Galileo". Il tutto sotto gli striscioni "Il sapere non ha bisogno ne di padri ne di padroni per un sapere, una scienza e una università laici".
Mercoledì assemblea degli studenti. Giovedì prossimo, l'assedio sonoro (un camion con casse a tutto volume per disturbare la lezione del Papa, e poi un corteo, dal titolo "Processione per i diritti negati". Il tutto quasi come un anacronistico remake delle celebri dispute tra Don Camillo e Giuseppe Peppone Bottazzi, sindaco di Brescello, nell'immediato dopoguerra.
Questa sinistra sempre piu' macchiettistica mi sconvolge.
Anzi no. Me l'aspettavo.
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